La Caldaia Classe A a condensazione è l’unica caldaia che è possibile installare nelle abitazioni italiane secondo le normative nazionali ed europee.
L’unica eccezione per i condomini, è la caldaia tradizionale a camera aperta, collegata ad una canna fumaria collettiva.
La caldaia Classe A a condensazione ha lo scopo di ottimizzare i consumi e le emissioni energetiche, infatti ha una camera di combustione stagna che prende l’aria dall’esterno e attraverso un sistema innovativo trattiene il calore prodotto dal bruciatore all’interno della camera stagna e lo utilizza per lo scambio termico attraverso gli “scambiatori”.
Gli scambiatori generalmente si suddividono in:
primario (riscaldamento) e secondario a piastre (sanitario).
Questo sistema è in grado di trattenere il 50% del calore nella camera stagna; al contrario delle vecchie caldaie chiamate turbo che disperdevano molto calore nella canna fumaria.
Nella caldaia a condensazione avviene il recupero dei vapori di scarico e ciò consente di utilizzare il calore in modo completo, senza sprecare nulla.
La caldaia classe A a circa 60° produce condensa acida che defluisce attraverso un tubo di scarico sifonato dell’impianto dell’appartamento.
In alcuni casi, la dove il ph della condensa fosse troppo acido, in riferimento alla normativa UNI 7129/2015, sarà necessario installare un abbattitore di condensa specifico, per evitare danneggiamenti alle tubazioni.
A differenza delle caldaie tradizionali, i fumi scaricati non utilizzano il tiraggio naturale del camino ma sono espulsi in maniera forzata attraverso un ventilatore inserito a monte del bruciatore.
Esistono caldaie a condensazione sia nella versione a basamento (in più potenze), che nella versione murale (fino a 140 o 160kw).
Caldaia Classe A: Detrazioni Fiscali
Se vuoi usufruire della detrazione del 65% per il risparmio energetico sull’acquisto, è necessario sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione, una centralina di comando intelligente ed una sonda di temperatura esterna.
Questa sonda, avrà lo scopo di regolare la temperatura di mandata dell’acqua di riscaldamento; in modo da ottimizzare la distribuzione del calore dell’appartamento in base alla temperatura dell’ambiente esterno.
La sonda va posizionata più a nord possibile dell’abitazione in modo da leggere la temperatura più bassa; queste informazioni dovranno quindi essere comunicate alla centralina intelligente per la gestione dell’impianto di riscaldamento.
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